domenica 29 luglio 2012
sabato 21 luglio 2012
venerdì 20 luglio 2012
Cosa serve veramente in cucina? prima parte
Nei miei scaffali ci sono veramente troppi strumenti che non servono. Un cuoco, ma anche una normale famiglia mediamente appassionata di cucina, tende ad accumulare troppi oggetti curiosi e belli a vedersi, ma che non fanno altro che stare lì a ingombrare e prendere polvere. Una mia amica che insegna design in diverse università italiane e straniere ha fatto una lista di tutti (tutti!) gli strumenti da cucina. Prima o poi la pubblicherò, sfidandovi a trovarne di altri.
Per adesso chiedo: cosa serve veramente in cucina? Io ho le mie cose del cuore e inizierò da quelle: una vecchia caffettiera tutta annerita, le mie pentole di rame, i cestini cinesi per la cottura al vapore. Certo non basta, ma meglio iniziare dagli oggetti di cui, davvero, non riuscirai mai a disfarti.
Per adesso chiedo: cosa serve veramente in cucina? Io ho le mie cose del cuore e inizierò da quelle: una vecchia caffettiera tutta annerita, le mie pentole di rame, i cestini cinesi per la cottura al vapore. Certo non basta, ma meglio iniziare dagli oggetti di cui, davvero, non riuscirai mai a disfarti.
martedì 17 luglio 2012
Frittata di pasta
A volte basta poco per un antipasto gustoso. E non è anche bello?
Si tratta di un piatto fatto con spaghetti avanzati ripassati in padella (o in forno) con poco uovo (massimo 1 uovo ogni 100 gr di spaghetti), fatti rosolare bene e serviti con cavolo rosso.
E' una versione molto impoverita dell'ottimo piatto napoletano con pasta e scamorza.
Si tratta di un piatto fatto con spaghetti avanzati ripassati in padella (o in forno) con poco uovo (massimo 1 uovo ogni 100 gr di spaghetti), fatti rosolare bene e serviti con cavolo rosso.
E' una versione molto impoverita dell'ottimo piatto napoletano con pasta e scamorza.
lunedì 16 luglio 2012
Risotto con asparagi
Negli ultimi venti anni gli asparagi nei ristoranti di livello medio-basso i primi agli asparagi hanno fatto le veci delle linguine alla vodka o le pennette al salmone degli anni settanta.
Per questo ci siano forse tutti un po' stufati di quegli asparagi congelati un po' mollicci e senza sapore. Ma i buoni asparagi di stagione, sottili e croccanti, con il loro inconfondibile sapore di primavera, meglio se selvatici, raccolti sui pendii rocciosi di campagna, possono essere davvero un ingrediente importante per un risotto squisito.
Ecco quello più semplice.
Ingredienti per 4
350 g di riso
800 g di asparagi
1 litro di brodo, o anche di acqua bollente se non lo avete e non sopportate il dado
3 cucchiai di olio d'oliva extra-vergine
20 g di burro
1 cipolla, meglio se fresca
parmigiano grattugiato
sale
Tolgliete la parte più dura degli asparagi. Se avete tempo potete usare questa parte per un brodo vegetale con cui bagnare il risotto. Fate dorare la cipolla nell'olio caldo ma a fuoco basso, poi aggiungete gli asparagi tagliuzzati ma non ancora le punte, che altrimenti si disfanno. Appena gli asparagi vi sembrano leggermente cotti (non li farei cuocere più di 5 minuti) aggiungete il riso e fatelo tostare. Dopo poco iniziate ad aggiungere, mestolata per mestolata, il brodo.
Continuate a girare, facendo cuocere il riso in poco brodo e aggiungendone poco a poco. Poco prima della cottura, molto al dente, aggiungete le cime degli asparagi. Infine spegnete il fuoco e mantecate con il burro e il parmigiano. Dopo pochi minuti servite.
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